Siamo in pieno periodo di ferie estive e questo significa, senza tema di smentita, che è trascorso un altro anno. La capacità del tempo è quella di scorrere così veloce tanto da sembrare sconvolgente, ma nello stesso tempo rassicurante. In queste afose giornate di una estate calda più che mai, a Lignano c’è chi pensa a tuffarsi in mare per rinfrescarsi, altri invece alla dolce ed affascinante vita notturna. Insomma d’estate una vacanza al mare ha un fascino che non tramonta mai. Ma tra i lignanesi c’è qualcuno che di vacanze in riva all’Adriatico ne fa ben poche ed è proprio di uno di questi giovani emergenti che vogliamo parlare. Si tratta di Davide Petrillo, classe 1991, uno dei giovane che danno lustro e prestigio a tutta la città di Lignano. Dopo la scuola dell’obbligo frequentata a Sabbiadoro, fece i 5 anni del Liceo Scientifico a Portogruaro, uscendone sempre a pieni voti. In Davide c’è sempre stata una grande passione per altri mondi, magari un giorno quella di poter far parte di una equipe di coloro che si dedicano agli studi spaziali. Quello spazio dove “nulla si crea, niente si distrugge, ma tutto si trasforma”, citava Albert Einstein”. Ecco quindi per gli studi universitari scegliere il ramo di ingegneria aerospaziale all’Università degli Studi di Padova.
Davide ha voluto andare avanti per gradi e ha puntato subito alla laurea triennale dove ne uscì con ottimi risultati. Il suo obbiettivo però era quello di proseguire gli studi con la specialistica ed ora a soli 24 anni a novembre, è in perfetta sintonia per laurearsi in ingegneria aereospaziale, inoltre parla perfettamente l’inglese e lo spagnolo. Oltre agli studi Davide assieme ad altri 4 studenti, più o meno dello stesso ramo, ha voluto fare vari studi legati ad un progetto di cui subito ne parleremo. È stato un certo periodo in Olanda, Germania e oltre sei mesi a Barcellona da cui è rientrato la scorsa settimana.
Questi i componenti il quintetto dei progettisti
“FELDS” questo il nome del progetto
Flexible Electromagnetic Leash Docking System Ideatori del progetto, che consiste in un aggancio elettromagnetico per satelliti a filo (attualmente l’aggancio avviene maschio e femmina) sono stati i tre ingegneri aerospaziali. Il quintetto superate le prime difficoltà nel concordare il da farsi si sono subito messi al lavoro. Era il marzo del 2013 quando diedero l’avvio al progetto e sono riusciti a portarlo a termine nel novembre del 2014. L’esperimento consiste nel testare questo aggancio in condizioni di microgravità (assenza di gravità). L’esperimento è principalmente costituito da due sistemi: un sistema di sparo e un sistema ricevente (che simulano i due ipotetici satelliti) secondo cui il sistema di sparo lancia una sfera collegata ad un filo in direzione del sistema ricevente che, generando un campo elettromagnetico, attrae la sfera in avvicinamento e, una volta agganciata, avviene il riavvolgimento del filo, di conseguenza, l’aggancio finale tra i due satelliti. Tale idea viene utilizzata per diversi scopi in ambito spaziale: come rifornimento di carburante, manovre di manutenzione, trasferimento di astronauti in orbita spaziale e in altre circostanze.
L’esperimento è stato selezionato dall’agenzia spaziale europea (ESA) per la campagna Drop Your Thesis. Ed è stato testato a novembre 2014 presso il centro ZARM dell’Università di Brema (Germania) sfruttando l’utilizzo di una torre di caduta che genera/crea le condizioni di microgravità. Il congegno è stato portato in cima alla torre (alta 150 metri) e, una volta messa in vuoto la torre, il congegno è stato fatto cadere in caduta libera per una durata totale di 5 secondi di assenza di gravità. Questi 5 studenti, future promesse nel campo degli studi spaziali, sono stati scelti su oltre 300 domande da parte di Università di tutta Europa e il loro esperimento è stato l’unico vincitore tra tutti i partecipanti. Tale progetto, che ha dato risultati positivi, sarà soggetto ad ulteriori sviluppi e perfezionamenti, intanto l’idea è stata molto apprezzata e rimarrà nella storia degli studi aerospaziali. In ottobre il gruppetto sarà a Gerusalemme per delle conferenze di studio spaziale.
Come è stato finanziato il progetto? Abbiamo cercato degli sponsor - dice Davide Petrillo - poi sono state le case che costruiscono strumentazioni a fornircele gratuitamente, anche questa è stata una forma di sponsorizzazione e poi arrangiandoci al meglio.
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